Presentato il 30 gennaio il progetto regionale che ha per partner Coop Sole, CRA-FRC di Caserta e Universita' di Napoli
PABIORFRU: la sostenibilita' provata nella Campania "dei fuochi"
Un incontro partecipato. Anche emotivamente. Perché parlare di sostenibilità, di ambiente e agricoltura biologica in Campania, da un paio di anni a questa parte ancor di più, tocca sul vivo chi, su questa terra fertile e generosa, investe le proprie energie e risorse.
E' il caso della Coop Sole e delle aziende che vi aderiscono. Qui si coltivano meloni, angurie, fragole, piccoli frutti e ortaggi che trovano spazio negli scaffali delle più importanti insegne della grande distribuzione italiana ed estera. E che superano severi test e controlli in grado di attestarne la sicurezza e salubrità. A dispetto del fenomeno "Terra dei fuochi" e di chi ci ha speculato sopra.
Un incontro partecipato, dicevamo, che il 30 gennaio scorso ha presentato il progetto PA.BI.OR.FRU. (Introduzione della pacciamatura del terreno con teli biodegradabili a base di Mater-bi per colture orticole e frutticole), finanziato dalla Regione Campania su fondi europei proprio in un'ottica di continua attenzione al territorio e all'ambiente grazie, in questo caso, all'introduzione della pacciamatura del terreno con materiale biodegradabile per colture orticole e frutticole.
Dopo i saluti di benvenuto del presidente della Coop Sole, Antonio Maione, il direttore Pietro Ciardiello e l'agronomo Antonio Di Gennaro hanno portato il pubblico di tecnici e imprenditori agricoli a riflettere sul significato di agricoltura sostenibile e sui benefici che essa comporta in termini di tutela del territorio e di biodiversità ma, anche, in un'ottica di vantaggi sul mercato.
"Come cooperativa agricola – ha detto Ciardiello - dobbiamo moltissimo alla terra e sentiamo l'obbligo di restituirle quanto ci ha dato. Abbiamo iniziato venti anni fa con la lotta integrata e oggi tutti i nostri soci la praticano. Vogliamo tornare a operare con il buon senso dei contadini di una volta e ridare bellezza al nostro territorio. Il nostro obiettivo è quello di avere tutte le aziende dei nostri soci certificate".
Gli ha fatto eco Di Gennaro, ricordando come il motore dell'agricoltura regionale sia proprio nel Casertano che raggiunge il 50% del valore delle produzioni, ad alto grado di innovazione. Il territorio agricolo funziona bene, da un punto di vista sociale, economico, ambientale - ha aggiunto Di Gennaro - ora è lo sviluppo urbano che deve garantire spazi e sicurezza all'agricoltura.
Da queste premesse, poi, Luigi Morra del CRA-FRF di Caserta, coordinatore scientifico del progetto, ha potuto descrivere le azioni, gli obiettivi e la metodologia di lavoro di PA.BI.OR.FRU. che comprende alcuni test comparativi tra teli in PET e in Mater-Bi su fragole, meloni, angurie, cavolo rapa e lattughe.
Da non sottovalutare l'analisi economica e ambientale, condotta dalla professoressa Maria Teresa Gorgitano dell'Università di Napoli Federico II, che accompagnerà la valutazione dei teli in un'ottica di innovazione dell'azienda agricola.
Sara Guerrini di Novamont, l'azienda che ha lanciato sul mercato il Mater Bi (il polimero biodegradabile a base di amido di mais con cui si realizzano i teli forniti per le prove) ha invece ricordato i vantaggi dei teli biodegradabili: facilità di posa, resistenza allo strappo e, soprattutto, assenza di spese di rimozione. Senza dimenticare che si tratta di prodotti finanziabili dall'OCM, all'interno dei programmi operativi delle OP.
Le prime prove condotte su fragola, poi, sembrano indicare non solo una maggiore produzione ma, soprattutto, un miglioramento dei parametri estetici e qualitativi, aspetti decisamente da approfondire. Così, la parte finale di PA.BI.OR.FRU. riguarderà proprio l'organizzazione di tavoli di degustazione nei punti vendita della Grande distribuzione organizzata per testare il gradimento dei consumatori nei confronti dei prodotti agricoli così ottenuti.
Le fasi del progetto possono essere seguite passo a passo su www.pabiorfru.it, l'apposito sito aggiornato in tempo reale.
In chiusura lavori, l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Daniela Nugnes, ha tenuto a sottolineare come la misura 124 del Por Campania, che è quella utilizzata per il progetto PA.BI.OR.FRU, abbia avuto molto successo per azioni rivolte alla sostenibilità ambientale.
"La Cooperativa Sole è un fiore all'occhiello del nostro territorio e lo ha dimostrato soprattutto nei momenti difficili che hanno travolto la nostra provincia – ha concluso l'assessore Nugnes – Ma fare impresa significa anche adottare pratiche di trasparenza e di legalità, ovvero di giustizia sociale che si traduce nel rispetto del lavoro, dei contratti e delle persone".
Data di pubblicazione: 02/02/2015
Autore: Raffaella Quadretti
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